Ieri si è concluso il primo FESTIVAL DELLE LINGUE a Gorizia, organizzato dal Kulturhaus Görz in collaborazione con molti partner (I due Comuni di Gorizia e Nova Gorica, la Società Filologica Friulana, la Società Dante Alighieri Comitato di Gorizia, L’associazione Amici di Israele, Zavod iManaLAB di Nova Gorica, le due scuole coinvolte: La scuola media Ascoli di Gorizia e la Osnovna šola di Solkan e altri ancora). Il Festival è stato finanziato da un contributo da parte della regione FVG.
Eravate in tantissimi! Grazie veramente per la Vostra presenza! Un ringraziamento anche al meraviglioso staff del Kulturhaus che ha reso possibile queste due giornate! Ci si vede per l’edizione del prossimo anno!
Per chi non poteva esserci, ecco un riassunto:
La prima edizione del Festival delle Lingue tenutosi a Gorizia il 9 e il 10 giugno ha visto un’ottima partecipazione di pubblico. Sono state alcune centinaia le persone che hanno visitato la splendida cornice della corte di Casa Ascoli nell’ex ghetto ebraico e hanno partecipato alle numerose conferenze, incontri e workshop organizzati dall’Associazione Culturale Kulturhaus Görz.
E’ stata molto gradita l’occasione di poter ascoltare in lingua tedesca la voce della scrittrice viennese Christine Casapicola che ha parlato della sua Gorizia, come ascoltare la visione del mondo plurilingue anche espresso nel dialetto fiumano della versatile Laura Marchig. La ricercatrice goriziana Lucia Pillon ha poi approfondito le politiche linguistiche su questo territorio e come esse siano strumento diretto di esercizio del potere politico, anche capaci di condizionare nell’intimità chi vi è sottoposto. Numerosi bambini hanno partecipato ai workshop di sloveno tenuto dall’associazione Nova Gorica ImanaLab e di tedesco, oltre che al workshop creativo di manga giapponese con il fumettista Federico Bauzon.
Molto partecipata anche la visita dell’ex ghetto a cura di Lorenzo Drascek e il banchetto kosher che ne è seguito. All’ebraismo è stata anche dedicata la conferenza di Janez Premk esperto di ebraismo venuto da Lubiana.
Sabato mattina alcuni expats, in prima linea Ebru Sarakaya (linguista turca e docente del Kulturhaus, in diretta Online da Istanbul) e Magde Nikoleska (Macedonia del Nord), hanno parlato del Vivere a Trieste e Gorizia con gli occhi di qui non è nato sul territorio.
La Società Filologica friulana ha proposto una visita guidata all’interno del piano nobile di Casa Ascoli e della bellissima mostra su Le lingue di Gorizia.
Roberto Zottar ci ha portato in viaggio attraverso le numerosissime influenze della cucina goriziana, vero simbolo di meticciato culturale.
Il gruppo di soci che ha ideato il festival è stata intervistata da Timothy Dissegna, ed ha attraversato non solo i dieci anni di lavoro svolto, ma anche il senso più profondo del lavoro culturale da essi promosso: rendere normale il plurilinguismo quale strumento per la comprensione del passato di questo territorio e base per l’integrazione e l’accoglienza di ogni diversità e presenza dei nuovi cittadini, di cui molti proprio presenti nelle scuole delle due città. Alle scuole Ascoli di Gorizia e Osnovna Sola di Solkan è stata dedicata l’apertura del festival, in occasione della quale hanno ricevuto l’attestato finale del progetto a cui hanno partecipato durante l’anno “Il passaporto delle lingue”, con cui hanno imparato sloveno, italiano, tedesco, inglese, friulano ed elementi di lingua ebraica, oltre a visitare le due città, ospitarsi vicendevolmente nelle due scuole, e incontrare i due comuni ed altre istituzioni dei due territori. Una bambina partecipante al progetto scolastico ha detto: “Grazie a questo progetto ho scoperto una Gorizia diversa, dove mi sento meglio e parte di un mosaico fatto di tante tessere tutte diverse e di pari bellezza.”
In chiusura grande partecipazione per i concerti di Denise Dantas, musicista brasiliana che vive tra Gorizia e Nova Gorica e del trio Etnoploc, composto da musicisti dell’area transfrontaliera che hanno trascinato il pubblico in una serata klezmer.